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Restauro del Teatro “Piccinni”, almeno arrivano i soldi dalla Regione….

È ufficiale: arrivano 5 milioni di euro destinati al secondo lotto dei lavori di ristrutturazione del Teatro comunale di Bari “Niccolò Piccinni” nell’ambito della misura regionale “Rete dei Teatri antichi”. Terminati i lavori del primo lotto – che hanno riguardato il consolidamento statico della struttura, la realizzazione dei principali impianti tecnologici, la demolizione e ricostruzione di parti murarie e l’adeguamento prevenzione incendi, nonché la posa di nuovi pavimenti e intonaci – adesso gli uffici tecnici comunali sono impegnati nella predisposizione degli atti di gara per il secondo stralcio dei lavori, che prevede tutti gli allestimenti della platea unitamente ai tre palchi del primo ordine destinati ai cittadini con disabilità, l’installazione di un ascensore, parte del restauro di beni mobili e di arredi del teatro, la scenotecnica, il restauro di alcune superfici decorate ed ulteriori impianti tecnologici per un totale, appunto, di 5 milioni di euro. “Entro la fine dell’anno contiamo di aver indetto la procedura di gara e di conoscere l’aggiudicatario provvisorio dei lavori, in modo da poterli avviare concretamente nel 2016 – ha dichiarato ier l’assessore ai Lavori pubblici Pino Galasso – e sempre entro l’anno contiamo di definire il terzo e ultimo stralcio dei lavori – che comprende il restauro del velario (tela dipinta sopra la platea), il completamento della scenotecnica, degli arredi, degli impianti e dei palchi – che restituiranno finalmente alla città il teatro completamente rinnovato. Già con l’ultimazione dei lavori del secondo lotto, però, sarà possibile la riapertura del teatro in particolari occasioni, seppur limitatamente alla platea”. Insomma, dopo quasi due anni trascorsi tra rinvii e sospensioni, ieri finalmente si torna a parlare di termini e ripresa almeno delle gare di appalto per l’attesissimo restauro e rimessa a norma del Teatro Comunale barese, un cantiere che resterà aperto per altri tre due anni, imprevisti permettendo. L’allestimento del cantiere, come hanno fatto sapere da Palazzo di Città, non si sposta di un millimetro e i responsabili della ditta Edilco da Matera, aggiudicataria dell’appalto, hanno ripres a muoversi nel porticato del Piccinni dietro alle assi di legno l’entrata. Il restyling, per il quale sono stati stanziati 15 milioni di euro, come detto si concluderà in altri tre anni. Sarà un intervento di tutto rispetto, che restituirà finalmente ai baresi il piccolo teatro, un vero gioiello dell’architettura Liberty: saranno rifatti gli impianti di emergenza, a cominciare da quello antincendio, realizzate due scale laterali, eliminate le barriere architettoniche. I lavori consentiranno il recupero del loggione: ci saranno altri 114 posti che porteranno la capienza totale a 775. Ma non basta: verrà installato un nuovo sipario di sicurezza, e sarà ripristinato il sipario storico (che risale al 1854). Più spazio guadagnerà anche il proscenio. Bocciata la risistemazione del sottotetto nel quale si sarebbe voluto ricavare una sala museo da oltre 100 posti. Sarà infine installato perfino un ascensore e riaperto il bar all´interno del foyer. Ecco perché il vecchio bar, in «condivisione» tra municipio e teatro, diventerebbe superfluo. E la sua collocazione nei locali un tempo destinati alla tesoreria (in via Roberto da Bari, al piano terra) potrebbe essere definitiva. Una storia lunga e tormentata anche quella dei lavori al Piccinni: doveva avvenire entro la fine del 2005, infatti, la consegna dei lavori per il ripristino degli impianti elettrici e di sicurezza, ma, come quasi sempre accade quando si tratta di appalti e lavori più complessi del normale, i tempi al Comune di Bari saltano. E si allungano. E così anche per il Piccinni c’è stato bisogno d’aspettare che si concludessero i tanti adempimenti tecnici e burocratici fra ente appaltatore, committente e progettista esterno incaricato dallo stesso Comune. Che ha definito gli ultimi dettaglia di registrazione soltanto il 29 dicembre 2006. A mettere nero si bianco fu il direttore della Ripartizione Edilizia Pubblica dell’epoca al Comune, l’ingegnere Vito Nitti, dopo una delle tante interpellanze poste dall’ex Coordinatore Provinciale del Partito Repubblicano Italiano, Giuseppe Calabrese. I lavori per rimettere a norma impianti elettrici e di sicurezza del piccolo teatro Comunale verranno effettuati a stralci, per la durata complessiva dei lavori di due (inizialmente erano tre) anni, con la chiusura delle attività teatrali, però, per una sola stagione. Almeno come rassicurava l’ingegner Nitti, non sapendo dei successivi intoppi tecnici, per una spesa complessiva originariamente prevista di 10 miliardi di vecchie lire. Quell’estate del 2007 è ampiamente trascorsa, ma come detto, quando si tratta di appalti, incarichi, progetti e lavori riguardanti i teatri baresi, molto meglio non sbilanciarsi….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 16 Luglio 2015

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