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Quarto campo rom, al Comune di Bari non sanno che pesci prendere…

Probabilmente bisognerà aspettare che passi il periodo caldo di ferragosto, per capire veramente dove gli amministratori municipali baresi hanno intenzione di sistemare le famiglie rom adesso accampate tra l’ex stadio della Vittoria e l’ex sede Crap della Provincia, senza scartare l’ipotesi dei suoli verso Palese, precisamente a Torre di Breancola. Un’ipotesi, quest’ultima, ancora in piedi nonostante il mezzo sollevamento popolare dei giorni scorsi con puntuale smentita dell’assessore barese al Welfare Fabio Losito. Nessuna comunicazione ufficiale dalle stanze di Palazzo di Città, dunque, ancora per qualche giorno, al massimo qualche settimana, ma poi bisognerà decidersi, anche perché i danni per l’amministrazione potrebbero cominciare a pesare parecchio. Ecco spiegati i sopralluoghi effettuati proprio da Losito, Sannicandro e Abbaticchio per verificare la possibilità di organizzare un nuovo campo Rom nel territorio di San Pio, dalle parti dell’area che tutti nell’ex frazione conoscono come “Lascito Garofalo”. Il problema delle famiglie rom a Bari è piuttosto antico e adesso c’è chi vorrebbe ripetere l’esperienza dell’altro campo funzionante a Japigia, ma senza urtare troppo la suscettibilità dei residenti, com’è successo, appunto, a Palese. Dove, come hanno spiegato in tantissimi i residenti inviperiti sui vari blog del Sindaco Emiliano, sarebbe davvero da pazzi trasferire le famiglie nomadi a S. Pio, creando miscele esplosive con le famiglie locali residenti in quelle palazzine popolari da tanti anni. Santa Candida a Poggiofranco, San Giorgio e nella zona industriale, ecco i tre campi che già costellano la città, laddove hanno accolto le ex famiglie nomadi dell’Est senza problemi, confidando sulle loro forze e sulla loro onestà, come ripete sempre Daniel Tomescu, il capo della comunità rom, anello di congiunzione col Comune di Bari. Intanto adesso è diventato tutto più difficile per mettere in piedi questo quarto accampamento al Comune. E proprio per evitare sollevamenti popolari l’altro giorno l’assessore Losito è stato costretto a smentire precipitosamente: “Nessun componente dell’Amministrazione comunale ha mai manifestato la volontà di realizzare un’area attrezzata per l’accoglienza di donne e uomini di cultura Rom nel territorio della prima Circoscrizione. La notizia, poi, dei sopralluoghi informali è destituita di qualsiasi fondamento. Quindi se qualche esponente del centrodestra sta tentando di ottenere consenso tra i cittadini di Palese in maniera subdola e irresponsabile, evidentemente ha preso un grosso abbaglio”. Sarà, eppure a Palese c’è chi continua a pensare che il Comune non abbia davvero scartato la possibilità di occupare un’area che farebbe alla bisogna, anche se l’assessore comunale all’Accoglienza ha replicato a muso duro parlando di “…cattivo modo di fare politica, soprattutto quando mira a creare confusione per ottenere vantaggi elettorali”. Nel mirino così finiscono i consiglieri circoscrizionali di centrodestra Alessandro Lapenna, Michele Picaro, Antonio Demichele, Michele Piscopo, Antonio Limongelli, e Pasquale Sasanelli, preoccupati più per i problemi logistici, che d’integrazione e solidarietà. “Riteniamo che non possano essere accolti i cittadini comunitari nel nostro territorio, in quanto non sarebbero garantiti i requisiti minimi di ospitalità per la costante assenza di sicurezza, igiene ed opere pubbliche, più volte denunciate dai nostri concittadini”, hanno infatti messo nero su bianco i rappresentanti di quartiere, spalleggiati fino in fondo da quei residenti che sanno bene come ogni smentita da parte d’un politico, specialmente a Bari, equivalga ad una vera e propria…ammissione di colpa.  

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 9 Agosto 2012

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